Tutti gli studenti si sono riversati in piazza Dante e lezioni saltate. I carabinieri lo individuano subito: non è uno studente, ai militari non spiega il motivo
TERAMO – E’ torna a colpire il telefonista che si diverte a far… sgomberare scuole. Stavolta l’obiettivo sono stati il Liceo Classico Melchiorre Delfico e l’annesso Convitto Nazionale con i licei Scientifico e Coreutico e le scuole di ordine inferiore. La dirigente dell’Istituto ha subito fatto scattare il piano di evacuazione che ha portato tutti gli studenti a uscire sulla piazza, in attesa delle verifiche, necessarie ma prevedibilmente negative, che costringono tuttavia a un fuori programma sicuramente disagevole. Ma stavolta il balordo ha mantenuto per poco l’anonimato e si è tradito con la telefonata alla segreteria della scuola con cui ha avvertito della presenza di una bomba.
I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Teramo, diretti dal tenente colonnello Luigi Vaglio lo hanno subito raggiunto e trasferito in caserma ma il minorenne non ha spiegato il motivo di un gesto così imbecille. Si tratta di un ex studente (ha abbandonato gli studi) e dunque non è uno studente dell’istituto, come ipotizzato in un primo momento.
Quello di oggi è stato il sesto allarme bomba dallo scorso mese di maggio, a cavallo tra i due anni scolatici, che ha interrotto le lezioni negli istituti teramani. Era accaduto già nelle sedi del Liceo Scientifico Einstein (due volte, a maggio e a dicembre), al Liceo Milli (due volte anche qui, a dicembre e a giugno) e all’istituto comprensivo Savini-San Giuseppe sempre a dicembre.
Il finale quello solito: mentre gli studenti maggiorenni hanno potuto lasciare la scuola anticipatamente, i minorenni hanno atteso l’arrivo dei genitori. Gli artificieri dei carabinieri sono intervenuti per la verifica dei luoghi che ha, ovviamente, dato esito negativo.